Conclusa la parentesi estiva, incominciamo a prepararci al cambio dell’armadio e ad accogliere a braccia aperte la stagione invernale, piena di meraviglie soprattutto nel nostro territorio.
Per questa ragione abbiamo cercato di concentrare le cose più belle dell’inverno nel nostro Appennino con la lista dei 10 motivi per i quali bisogna assolutamente visitare il nostro territorio in inverno.
1) Alzarsi presto alla mattina per godersi le piste appena battute
Alzarsi la mattina presto, soprattutto in vacanza, richiede una gran motivazione e una buona forza di volontà e sembra quasi che per tirarci giù dal letto servano le cannonate!
Ma oggi vogliamo darvi un ottimo motivo per farlo.
I grandi appassionati di sport invernali (sci e snowboard) sanno di cosa stiamo parlando ma è sempre bene ricordarlo: le piste appena battute sono un vero incanto.
È quindi consigliabile arrivare agli impianti in tempo per l’apertura, per potersi godere al meglio quelle immacolate discese che aspettano solo di essere percorse.
Chi può infatti descrivere la sensazione che si prova scendendo lungo le piste appena battute sapientemente dai gatti delle nevi?
Per arrivare al meglio a questo momento consigliamo di arrivare alle piste dopo aver fatto una buona colazione. E cosa c’è di meglio del nostro plumcake fatto in casa o delle nostre crostate con le marmellate per arrivare con le energie giuste sulle piste?
Questo è il risveglio che riserviamo a tutti i nostri ospiti, anche a quelli audaci che decidono di salire agli impianti di primo mattino.
E se dopo la colazione le luci dell’alba accompagnano l’inizio della nostra giornata non possiamo che essere più contenti di aver fatto questo piccolo sforzo mattutino.
Insomma, non resta che augurarvi…Buona prima discesa!
2) Scoprire come cambiano Sestola e il Cimone di stagione in stagione
Ognuno si sa ha la sua stagione preferita, anche se è difficile dire in quale stagione sia meglio visitare Sestola e le montagne che la circondano.
C’è chi ama godersi le camminate estive e i picnic all’aria aperta e chi preferisce osservare i colori magici dell’Autunno, apprezzando i funghi della stagione. Chi non vede l’ora di utilizzare le proprie attrezzature sportive per scendere velocemente le piste del Cimone e chi invece rimane incantato vedendo la natura sbocciare nuovamente dopo l’inverno.
Noi stessi non sapremmo dire in quale veste preferiamo Sestola e le sue montagne.
Una cosa che certamente ci affascina è vedere come lo stesso luogo, con il cambiare delle stagioni, si riveli sempre in maniera differente, mostrando sempre aspetti nuovi da scoprire.
E quale stagione è meglio dell’inverno per vedere molto cambiato un luogo conosciuto in un’altra stagione?
La stagione è infatti in grado di cambiare i lineamenti e le fattezze di un paesaggio, regalandogli un’aria totalmente diversa.
E lo stesso motivo è valido per visitare il territorio nelle altre stagioni per chi lo conosce solamente d’inverno! Quante volte durante una camminata ai piedi del Cimone si pensa a quanto le distanze siano accorciate quando si hanno sci ai piedi e neve sulla terra. Ma in fondo la lentezza è un modo per apprezzare meglio ciò che ci circonda e il valore della montagna.
Anche il nostro albergo, l’Hotel Tirolo, si presenta in maniera diversa e i nostri Ospiti che ci conoscono sanno che possono apprezzare tante cose differenti a seconda che vengano a trovarci in Estate o in Inverno.
Per esempio rilassarsi all’ombra dei nostri castagni in estate o leggere un buon libro davanti al camino acceso d’inverno!
Qui sotto trovate una galleria di immagini poste a confronto in stagioni differenti!
3) Tornare bambini costruendo un pupazzo di neve
Giunti al terzo motivo della nostra lista non possiamo che essere ispirati dalla prima spolveratina di neve dell’anno e condividere con tutti quanti voi un gesto pieno di magia che vi trasporterà indietro di qualche anno, ricordandoci uno dei tanti motivi per cui è bello essere bambini d’inverno.
Stiamo infatti parlando della magia del pupazzo di neve.
Infatti, se certamente è stupendo vedere la neve posarsi e creare lentamente un soffice manto imbiancato, bisogna pensare che allo stesso tempo tutta la neve che cade è materia prima utilissima per chiunque non veda l’ora di fare un pupazzo di neve.
Dopo aver ammirato quindi il paesaggio mutare colorandosi di bianco, è l’ora di indossare un bel paio di guanti e mettersi all’opera.
L’occorrente per costruire un bel pupazzo di neve è abbastanza semplice: è sufficente una manciata di bottoni, una carota, qualche ramo secco trovato in giardino e soprattutto un buon lavoro di squadra!
In alternativa, perché no, è possibile utilizzare anche due castagne, magari proprio quelle dei nostri castagni, per fare gli occhi del pupazzo e dargli un tocco autunnale!
E non preoccupatevi, non c’è bisogno di portarvi da casa tutto questo, basta chiederlo alla nostra reception e vi daremo tutto l’occorrente!
Qui sotto trovate alcune fotografie dei pupazzi di neve costruiti nel nostro giardino negli ultimi anni!
Ecco invece il video del 2014 in cui si vede l’arrivo della neve e l’immediata costruzione di un pupazzo davanti all’ingresso del Tirolo!
4) La crescentina sulle piste
La rivista Forbes ha recentemente definito l’Emilia Romagna come il luogo con la cucina migliore del mondo.
Questo certamente anche grazie al contributo dei tanti piatti tipici dell’Appennino e alla tradizione culinaria montanara che conosciamo bene e che merita una menzione nella nostra classifica! Uno dei piaceri di una giornata invernale in montagna infatti è quello di fare una pausa dalla sciata o camminata e farsi prendere per la gola dai tanti prodotti tipici del territorio in uno dei rifugi che potete trovare ai piedi del Cimone, raggiungibili con gli sci o a piedi. E se ai piaceri della gola aggiungete come cornice una giornata di sole splendente, vi sembrerà di stare dentro una delle pause più appaganti della vacanza.
Anche noi ne abbiamo approffitato e ci siamo goduti il momento strizzando l’occhio a una delle commedie italiane più note degli anni ’80 come vedete nella foto in alto.
A voi capire di quale citazione stiamo parlando…
Per non essere da meno anche voi, vi basterà seguire i nostri consigli e appena scatterà la stagione invernale potrete scattare una foto uguale a questa.
La prima cosa da fare è adocchiare un buon rifugio dove potersi godere al meglio questo break per palati buoni.
Se volete arrivare sulle piste ancora più pronti, consigliamo di chiedere in reception alcune informazioni sui rifugi della zona, lo staff dell’Hotel Tirolo sarà contento di svelarvi i migliori ristori sulle piste secondo le vostre esigenze e gusti.
Al rifugio basterà chiedere una Tigella, condita con ciò che più preferite (anche se la tradizione la prevede con il pesto modenese e formaggio Parmigiano-reggiano grattugiato).
Non ci possiamo esimere quindi dall’opportunità di spiegare anche noi la differenza tra crescentina e tigella. Con quest’ultimo termine infatti ci riferisce originariamente ai dischi di terracotta o pietre che venivano rese incandescenti nel fuoco e che venivano impilate in un’apposita struttura di legno e alternate con l’impasto che, cuocendosi e aumentando il proprio volume, diventava appunto la “crescentina”.
La crescentina rappresenta l’esempio perfetto di cibo tradizionale per una pausa rapida e succulenta e vi invitiamo a provare i tanti rifugi per diventare dei veri esperti e provare le differenze di preparazione tra un luogo e l’altro!
5) La fiaccolata dei maestri di sci
Tra i numerosi appuntamenti da fissare in calendario a Sestola non possiamo non citare la fiaccolata della Scuola Italiana Sci di Sestola.
Tradizione vuole infatti che il primo giorno dell’anno ci si ritrovi a Passo del Lupo poco prima del tramonto per assistere al calare del sole direttamente dalle piste da sci e vedere poi i maestri che scendono lentamente lungo la pista, disegnando un’unica, affascinante scia luminosa.
L’atmosfera è davvero speciale.
Inizialmente si vede un unico lumino in lontananza che avvicinandosi si suddivide in tante piccole luci, tante quante gli esperti sciatori che scendono sapientemente davanti ad appassionati e turisti in attesa di godersi lo spettacolo.
La fiaccolata termina con un bracere acceso nel piazzale in modo che ci si possa riscaldare più facilmente, aiutati magari anche da un buon vin brulè servito dai rifugi rimasti aperti per l’occasione.
Qui sotto ecco alcune immagini scattate da noi negli ultimi due anni!
Ci teniamo particolarmente a partecipare ai festeggiamenti della Scuola sci di Sestola, una vera e propria istituzione del nostro paese e del comprensorio del Monte Cimone e grazie alla quale tutti noi abbiamo imparato a sciare! Fondata nel 1961, prima in Emilia Romagna, conta ad oggi più di 50 maestri di sci pronti ad assistere chi si avvicina agli sport invernali per la prima volta e chi invece vuole perfezionare la propria tecnica.
Vi sarà capitato anche di sentir parlare delle doti canore di alcuni di loro…e infatti esiste un gruppo di maestri con la passione per il canto.
Noi abbiamo avuto la fortuna di ascoltarli cantare l’inno dei maestri di sci durante il pranzo sociale che hanno svolto all’Hotel Tirolo e non potevamo non riprenderli!
Eccovi qui sotto il video!
Se avete imparato a sciare a Sestola molto probabilmente avrete avuto modo di conoscerli, se invece non avete mai indossato un paio di sci, farlo sotto la sapiente guida della Scuola di Sci di Sestola è un ottimo motivo per venire al Cimone a imparare e apprezzare il nostro Appennino anche con gli sci o lo snowboard!
6) La ciaspolata immersi nella natura
La montagna, non ci stancheremo mai di dirlo, ha molti modi di essere vissuta.
Spesso vi mostriamo le immagini di sciatori sulle piste del Comprensorio del Cimone, ma vivere la montagna per molti significa anche immergersi completamente nella natura e farlo apprezzando a pieno il silenzio e la pace che solo un bosco innevato in inverno possono regalare. Sono tanti gli appassionati di montagna che scelgono di praticare uno dei tanti sport alternativi agli sci e allo snowboard per provare queste emozioni, ad esempio indossando un bel paio di ciaspole e camminando sui tanti percorsi possibili nel nostro territorio (senza trovarsi a fine giornata con i piedi ghiacciati!).
Avete mai pensato infatti all’emozione che può dare esplorare la pineta intorno al Lago della Ninfa con le ciaspole ai piedi?
Le ciaspole, o racchette da neve, sono da sempre uno strumento utile per muoversi agilmente nonostante la coltre di neve a terra ed erano originariamente fatte con una struttura di legno e con corda intrecciata o anche con fili di ferro posti al centro della racchetta per sorreggere i piedi (ma quest’ultime decisamente più pesanti e difficili da utilizzare).
Alcuni di questi tipi di ciaspole potete vederli ancora oggi nel Museo della civiltà montanara al Castello di Sestola! Con gli esemplari più moderni oggi, che possono essere noleggiati direttamente sulle piste, chiunque può intraprendere i percorsi dedicati agli appassionati, avendo anche la possibilità di partecipare a una delle tante uscite collettive con apposite guide GAE che vengono organizzate per ogni fine settimana.
Rimanete in contatto sulla nostra pagina Facebook o chiamateci per sapere le tante iniziative a cui potete partecipare con le ciaspole e provare anche voi l’emozione di vivere la montagna in un modo diverso dal solito!
7) I piaceri di un camino acceso
Con l’abbassamento delle temperature di questi giorni viene facile pensare a uno dei piaceri più grandi che si possono immaginare in una giornata invernale.
Chi è infatti che non sogna ad occhi aperti immaginando il momento in cui, dopo una giornata in montagna, potrà finalmente rilassarsi davanti a un bel camino acceso?
Il camino è da sempre un luogo di socialità davanti al quale in famiglia ci si raccontavano le storie, oltre ad essere utilizzato molte volte anche per cucinare.
Inutile dire ad esempio che le crescentine o le caldarroste cotte al camino abbiano tutto un altro sapore! Ancora oggi si percepisce quell’atmosfera magica mentre si osservano le fiamme cambiare perennemente forma, il legno scoppiettare e contribuire a riscaldare in tutti i sensi l’ambiente circostante, sia con il calore che con la luce che viene diffusa. Se poi si ha la fortuna di assistere a una bella nevicata, la cornice diventa davvero perfetta, e quel che manca per rendere indimenticabile il momento è solo una cioccolata in tazza da degustare, un buon libro da leggere o un AperiTirolo servito proprio davanti al camino!
8) La magica atmosfera natalizia per le vie del paese
Ebbene sì, leggendo i punti precedenti ormai lo avrete capito: Sestola nel periodo invernale si riempie di magia, e ben si percepisce l’atmosfera delle vacanze natalizie e dei tanti racconti legati all’inverno che pervadono il paese.
Oltre all’aria di festa che si respira, il paese intero si riempie di dettagli e novità, che fanno in modo che siano sempre tanti i turisti incantati dopo una passeggiata in paese.
Basti pensare per esempio alla slitta di Babbo Natale che lo scorso anno è stata posizionata in Piazza della Vittoria e dove è rimasta fino a Febbraio inoltrato, per permettere ai tanti amanti del nostro paese di poter scattare una foto ricordo!
L’atmosfera natalizia comincia a farsi strada a Sestola ben prima del 25 di Dicembre.
Per tradizione infatti si festeggia, in occasione del ponte dell’Immacolata (8 Dicembre) la festa di Benvenuto Inverno.
Tre giorni di eventi e di iniziative per dare il via alla stagione invernale nel modo migliore!
Nei giorni che seguono poi, capiterà a molti di vedere numerosi bambini, accompagnati dai genitori o dai loro nonni, girare nei dintorni di Sestola con dei sacchetti pieni di muschio. E’ infatti quello il periodo ideale per togliere il muschio dai sassi e conservarlo per poi preparare, ognuno nelle proprie case, il presepe!
Infine non possiamo non parlare delle luminarie, che percorrono ed illuminano l’intero corso del paese.
Anche quest’anno la scelta della tipologia di luminarie da allestire è stata rimessa ai cittadini e ai turisti di Sestola, che hanno potuto votare sulla pagina facebook dello Iat del Cimone, la proposta che preferivano tra le 4 presentate.
9) La discesa con la slitta (o il bob) sulla neve
In tanti a Sestola, con l’avvicinarsi dell’inverno, recuperano dalla propria cantina le slitte e i bob: sanno infatti che si sta avvicinando il momento ideale per il loro utilizzo!
La slitta è sempre stata una vera e propria icona per i bambini sestolesi, mezzo fondamentale per spostarsi durante l’inverno, utilizzata anche per andare a scuola più rapidamente (poichè la maggior parte delle volte le strade del paese non venivano pulite come oggi e rimanevano bianche per giorni) ma soprattutto per divertirsi nel tanti pomeriggi trascorsi con i propri amici nei campi innevati.
Tanti a Sestola ancora conservano gelosamente la propria slitta, per anni curata nei minimi dettagli e tenuta sicuramente come un oggetto rappresentativo di tanti ricordi.
Anche oggi i bambini si divertono utilizzando le slitte dei propri genitori, quelle moderne (ne esistono anche di pieghevoli) o i bob, più semplici da utilizzare.
Se non avete una vostra slitta o bob non preoccupatevi, a Pian del Falco o a Passo del Lupo troverete i negozi di noleggio dove potrete scegliere il mezzo più adatto e divertirvi, grandi e piccoli, lungo le apposite discese innevate ai piedi del Monte Cimone.
Il nostro consiglio è quello di andare a Pian del Falco, se volete avere più spazio a disposizione e soprattutto se volete provare a percorrere la strada vecchia che scende fino a Sestola, chiusa alle macchine e quindi lasciata innevata quasi nella sua interezza. Chi invece preferisce un luogo più animato può andare al Lago della Ninfa, dove ugualmente troverà gli spazi adatti per divertirsi, immerso in una cornice naturale davvero unica!
10) L’incanto del nostro albergo in inverno
Come ultimo motivo per convincervi a passare le vostre vacanze a Sestola in inverno, non potevamo che inserire il nostro albergo, il Tirolo.
Per godervi al meglio i punti precedenti infatti, occorre avere un luogo accogliente in cui sistemarsi e nel quale sapere di far ritorno dopo una giornata trascorsa tra piste da sci o sentieri di montagna.
Un doccia rigenerante in camera e poi un buon tè caldo (o cioccolata in tazza) al nostro bar, l’ideale prima di sedersi a tavola e concludere la giornata nel migliore dei modi, gustando le prelibatezze della cucina emiliana e montanara, preparata seguendo le ricette gelosamente tramandate di generazione in generazione.
Pronti per immergervi nella tipica accoglienza emiliana?
Vi aspettiamo!
Quali sono invece i motivi secondo voi per cui bisogna assolutamente visitare l’Appennino in Inverno? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!
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